Recensione di Giulia La Face

Emma Fenu, "Le dee del miele", Milena Edizioni, 2016.

Una scrittura che sa di poesia, una scrittura dolce come il miele. Un linguaggio scorrevole, ma lento al contempo, come quando si lascia fluire il miele da un cucchiaio. Solo così se ne gustano le parole. Questa è Emma Fenu e il suo tema a lei caro, quello delle donne, Streghe, Fate, Dee, ma soprattutto, Madri. Con Le Dee del miele Emma Fenu ci porta in Sardegna, mostrandocela attraverso tradizioni, superstizioni, credenze, riti e modi di dire. E il miele lo si ritrova ovunque, coinvolgendo i cinque sensi: solletica il palato, sussurra all’orecchio come il ronzio delle api, colora iridi e capelli, si insinua tra le narici, inebriando con la sua fragranza di zucchero, e poi ancora, accomuna storie, addolcisce dolori, arricchisce gioie e simboleggia feste. Le Dee del miele è la storia di storie che si intrecciano per ricordarci di assaporare la dolcezza della vita.