Recensione e intervista a cura di Laura Bassutti
Emma Fenu, "Le dee del miele", Milena Edizioni, 2016.
Un romanzo suggestivo, dalla scrittura raffinata ed estremamente accurata, avvolgente: la storia di quattro donne sullo sfondo di una terra Madre, la Sardegna, dove si intrecciano storie di miti e divinità, in un ritmo senza tempo, che scandisce l’eterno.
Leggendolo infatti, l’impressione che Le Dee del Miele offre e trasmette al lettore è di essere trasportati in una dimensione che sa di infinito e di arcano (benché la vicenda, perfettamente connotata nel tempo e nello spazio, si snodi nel corso del Novecento), sospesa fra una realtà concreta, oggettiva e uno spazio incantato nel quale si muovono figure leggendarie, evocate, sognate, immaginate.
Emma Fenu sa, nel contempo, cogliere anche l’essenza della femminilità, della Dea Madre che si nasconde in ognuna delle donne, di quelle stesse donne che vivono (forse sarebbe più corretto dire sanno vivere), fra realtà e mito, fra spiritualità e fisicità, fra ombre fitte di misteri e una quotidianità con le sue regole, esigenze imperiose, canoni da rispettare.
Donne che, infaticabili ed eterne nel loro donare la vita, sono per questo stesso motivo loro stesse dee, dee del miele, così simili nel loro costante agire, perpetuare l’esistenza alle api operose, instancabili, essenziali. Così dolci e complete nel loro universo femminile così come le api nel loro alveare.
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Laura Bassutti, scrittrice, recensora, blogger
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