Intervista a Eva, personaggio de "Le dee del miele", di Lisa Molaro
Emma Fenu, "Le dee del miele", Milena Edizioni, 2016.
Ciao Eva, che piacere incontrarti di nuovo…
Ciao Lisa Molaro, ci rivediamo per la seconda volta. Credevi non mi accorgessi dei tuoi occhioni sulle pagine della mia storia? Sono bellissimi, dolci e profondi.
Ti ho conosciuta, attraverso le pagine del libro “Le dee del miele” di Emma Fenu. Eri piccola, eri una bambina. La prima volta che ti vidi camminavi da sola nel bosco. Era autunno e i tuoi piccoli piedini calpestavano foglie arancio cadute dagli alberi; forse il tepore del sole iniziava a calare visto che indossavi un delizioso cappottino di lana rossa. Ci andavi spesso nel bosco da sola? Leggendo di te, ho pensato, poi, che forse ci andavi con lo stesso spirito magico di Alice mentre cammina nel suo mondo incantato. Ho saputo, infatti, che eri convinta che le fate abitassero dentro i buchi che scorgevi attorno a te.
Ero una bambina che cercava verità e segreti sopra, in cielo, e sotto, nel ventre della terra. Non conoscevo Aristotele né John Ronald Reuel Tolkien, ma sapevo che c’è un mondo in cui viviamo che è in mezzo fra due, fra almeno altri due. Per questo amavo, e amo, l’ebbrezza dell’altezza su una ruota panoramica; il volo senza paura in altalena; i fossi da scavare con il rastrello, in riva al mare, finché la sabbia nivea diviene catrame; le cripte sotterranee delle chiese antiche, dove le ossa raccontano storie. E poi ci sono i mondi paralleli, non meno affascinanti: sono quelli che ti immettono in un bosco dove impari a riconoscere lupi e agnelli e dove ogni giorno ti scopri più erede delle dee. Come entrarci? Oh, Lisa. Noi a certe domande ci strizziamo un occhio. Ovviamente i buchi sui muri, non sono quello che sembrano, prova ad avvicinare i tuoi occhioni… e vedrai, all’interno, le janas, le fate sarde dalla pelle di luna e dalle ali di farfalla, che tessono su telai d’oro.
Quanto è stata importante la fantasia durante la tua crescita? I tuoi genitori appoggiavano questa tua curiosità che, fin da subito, ti muoveva? Oltre ai grandi classici che tua mamma ti leggeva da piccola – una mamma atipica e previdente, che anelava per te una cultura che poi da bambina si è fatta donna e che ora governa le tue giornate da adulta – hai particolare ricordo di libri per l’infanzia? Che letture ricorda, Eva bambina?
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Lisa Molaro, scrittrice, blogger, amanuense, ricamatrice
illustrazione: Holly Sierra