"Vite di Madri", recensione di Chiara Pesenti
Un imbuto. Il libro di Emma Fenu mi evoca questa immagine. Come l'acqua in un imbuto, che scende dapprima nella coppa, con un moto a spirale, per poi gettarsi con forza nel collo sottile, la prosa gentile di Emma prende per mano il lettore, preparandolo a quello che lo aspetta, fino a condurlo al salto nella strettoia di storie che lo trascinano giù, a perdifiato, senza possibilità di ritorno.
Un libro che non cede mai alla tentazione di indulgere al pietismo, ma che non abbellisce nulla, non nasconde nulla. Si soffre, leggendolo, perché gli echi di quei dolori toccano corde che, da qualche parte, vibrano anche per chi, come me, non ha vissuto storie così drammatiche; ma è una sofferenza buona, che guarisce e risana. Grazie, Emma Fenu.
tratto da http://culturaalfemminile.blogspot.dk/