"Vite di Madri", recensione di Simona Lasi
Finalmente l'ho letto. Forse penserete che le mie righe potranno essere di parte. Lo pensavo anche io quando ho deciso che dopo la lettura ne avrei parlato qui tra di voi. Come mi sbagliavo! Ho iniziato con curiosità, un libro scritto da un'amica non potevo perdermelo, su degli argomenti che mi toccano, di cui mi piace leggere e interessarmi: non potevo proprio perderlo. Ho iniziato la lettura pensando che fossero pagine su cui la mia amica aveva sudato, su cui la mia amica aveva messo passione. Pensavo che a ogni riga, a ogni capoverso avrei visto lei che scriveva... Non è durata tanto questa sensazione. E' bastato arrivare a metà del primo racconto, per perdermi tra le parole di quella donna, per vederla, quella donna, e così è stato per tutti i racconti, tanto che quando ho letto l'ultimo ci sono rimasta male, perché avrei voluto leggerne ancora, avrei voluto immaginarmi un'altra donna, un altro bimbo felice, un'altra vita riscattata dall'amore e con amore. Un libro forte, come le donne, come Emma, che non si risparmia, che forse mentre scriveva è stata ognuna di quelle donne.
Simona Lasi